Effetti collaterali di un sequestro merci
Ufficio comunicazione Tutela Legale SpA
Chi non è catturato da un titolo di giornale che recita: “L’ASL rileva presenza di pesticidi in un lotto di pomodori secchi. Chiesto il sequestro della merce”?
Scorriamo velocemente le righe dell’articolo alla ricerca del marchio incriminato; ci sentiamo vagamente minacciati e vogliamo verificare che quel prodotto non sia tra quelli che abbiamo in dispensa.
Anche chi non avesse letto la notizia sul quotidiano, può facilmente intercettare il caso. Al supermercato, infatti, c’è un anomalo spazio vuoto nello scaffale e un cartello spiega il sequestro di quel prodotto e la necessità di riportare al punto vendita eventuali confezioni già acquistate. La notizia ha così raggiunto un pubblico ampio e variegato; la fiducia nella marca è in serio pericolo.

Un caso reale
Il nostro assicurato è proprio l’impresa conserviera che utilizza i pomodori secchi incriminati… Insomma, oltre al problema del ritiro merci, al rischio di sanzioni amministrative e di essere coinvolti in un procedimento penale, si manifesta un bel danno di immagine per questa azienda di trasformazione.
Paradossalmente, questo nostro cliente è sinceramente impegnato sui temi ambientali; da tempo ha avviato progetti di ecosostenibilità, quali ad esempio l’utilizzo degli scarti di lavorazione per la produzione di energia pulita. Che impatto avrà ora questo sequestro sull’affidabilità delle sue dichiarazioni sul tema del ‘green’? E soprattutto, come si è arrivati a questo blackout?
L’impresa di trasformazione acquista pomodori secchi da un grosso e affidabile produttore, per lavorarli e confezionarli poi col proprio marchio ‘sostenibile’.
Un controllo della ASL presso il produttore originario aveva rilevato una modesta presenza di pesticidi in un lotto di pomodori secchi, quantità non tossica per l’uomo ma sufficiente per far scattare un sequestro di prodotti dai bancali della GDO. Per legge, in questi casi il punto vendita è tenuto a togliere il prodotto dagli scaffali ed esporre la notizia del pericolo.
Quali sono i rischi
L’impresa conserviera, pur essendo danneggiata, non può escludere di vedersi attribuite responsabilità di natura penale (ad esempio per il reato di frode nel commercio), con la conseguenza di dover disporre di un’adeguata difesa legale per potersi tutelare.
E poi, la GDO continuerà a dar fiducia al marchio del nostro cliente, rinnovando i contratti di distribuzione?
Insomma, è il classico caso di chi si trova coinvolto in un evento di portata imprevedibile, impossibile da affrontare senza l’aiuto di un legale.
Come intervengono le assicurazioni
In un caso come questo, le polizze di RC tutelano l’assicurato solo nel caso debba difendersi da richieste di risarcimento del danno avanzate contro di lui – ad esempio da parte dei consumatori.
La presenza di una polizza di ritiro prodotti tiene poi indenne l’assicurato dai costi legati al ritiro della merce dagli scaffali.
Chiediamoci però se queste polizze sono sufficienti a proteggere il nostro assicurato in caso di coinvolgimento in un procedimento penale (ad esempio, nel caso in cui l’inchiesta si allargasse al tema dei controlli e della sicurezza dell’ambiente lavorativo – D. Lgs. 81/08).
Oppure se intervengono nel caso in cui il cliente intendesse tutelare la propria immagine dal danno reputazionale incombente o laddove volesse chiedere risarcimento per i danni subìti ma non indennizzabili con le coperture assicurative “classiche”.
In questi casi ci vuole la polizza di tutela legale che supporta l’assicurato in una situazione complessa da molti punti di vista, offrendogli l’opportunità di avvalersi di professionisti in grado di accompagnarlo nella risoluzione della vicenda legale.
La polizza di Tutela Legale, mettendo a disposizione capitali importanti per la difesa dei propri assicurati e garantendo loro l’opportunità di scegliere liberamente l’avvocato cui affidarsi, risponde ad un’esigenza concreta e attuale di tutela, lasciata scoperta dalle coperture tradizionali.